Bluetooth trackers VS GPS trackers: che differenza c'è

In commercio esistono due tipi di localizzatori per monitorare e rintracciare oggetti, persone o animali: i tracker Bluetooth e i tracker GPS. Anche se a prima vista possono sembrare simili, il funzionamento di questi dispositivi presenta importanti differenze.

I Bluetooth trackers sono dispositivi di piccole dimensioni che si attaccano agli oggetti importanti che non devono essere persi di vista. Di solito si usano per non perdere le chiavi o il portafoglio.

Il tracker funziona grazie ad un'App su cui è possibile visualizzare la posizione dell’oggetto a cui il dispositivo è stato agganciato. Smartphone e tracker sono connessi tra loro tramite Bluetooth.

Se l’oggetto su cui è attaccato il dispositivo cade e scompare dalla vista, è possibile attivare dall’App un suono di allarme proveniente dal tracker che aiuterà chi ha perduto l’oggetto a trovarlo. Alcuni dispositivi registrano su una mappa l’ultima posizione in cui si trovava il dispositivo prima di perdere la connessione. In questo modo, tornando in quella zona, potrebbe essere possibile riallacciare la connessione e ritrovare l’oggetto. Una caratteristica utile del tracker Bluetooth è quella di inviare una notifica di avviso allo Smartphone se l’oggetto su cui è posizionato il dispositivo è stato dimenticato.

È un dispositivo molto comodo, ma con dei limiti. L’idea comune è che sia possibile usarlo per monitorare gli oggetti da qualsiasi distanza. Non è così. Il raggio d’azione del Bluetooth tracker è di circa 30-40 metri, al di fuori del quale non è più possibile connettersi con l’App per il monitoraggio.

Impossibile quindi usarlo per monitorare i veicoli della propria azienda. Questo tipo di dispositivo è più adatto per gli oggetti di uso quotidiano che devono essere sempre a portata di mano.

Il dispositivo GPS invece funziona sulle lunghe distanze e viene utilizzato per rintracciare persone o animali in movimento e, più frequentemente, veicoli. Anche questa tipologia di tracker è di piccole dimensioni, per poter essere installata facilmente su ogni tipo di oggetto.

Per funzionare il dispositivo deve essere integrato con una Sim card perché il tracker possa connettersi ad Internet. Poi, il localizzatore GPS, una volta installato sul veicolo, comunica la sua posizione, visibile grazie ad un’App per Smartphone o tramite PC. Nei dispositivi  più sofisticati, il segnale GPS è ininterrotto e la copertura è internazionale, così, per esempio, se il veicolo viene rubato ed esce dai confini nazionali, il suo proprietario potrà rintracciarlo anche all’estero.

I modelli di localizzatori GPS disponibili sul mercato sono molti. I migliori tracker GPS sono quelli che garantiscono questi servizi:

• monitoraggio completo: il dispositivo deve rilevare la posizione in tempo reale 24 ore al giorno, raccogliere lo storico delle percorrenze per l’analisi del veicolo e dei futuri percorsi e delle soste;
• servizio Cloud: che deve includere tutti i dati rilevati dal servizio di monitoraggio completo ed essere sicuro e accessibile in qualsiasi momento;
• copertura europea: per poter rintracciare i veicoli anche fuori dal suolo internazionale senza costi aggiuntivi;
• blocco motore: in caso di furto o di anomalia per inibire da remoto l'accensione del veicolo;
• assistenza tecnica: è sempre utile avere un servizio di supporto a cui chiedere;
• garanzia: in caso di malfunzionamenti imprevisti del localizzatore.

Se ti stai chiedendo qual è il dispositivo migliore, considera che entrambi possono essere utili, ma per scopi diversi. Quindi, prima di acquistarli, bisogna capire per quali attività ti serviranno. Se vuoi tenere traccia di chiavi, portafoglio e oggetti preziosi, il tracker Bluetooth è la scelta giusta. Se invece vuoi tracciare oggetti su lunghe distanze come ad esempio veicoli in movimento, è meglio optare per un localizzatore GPS. Una volta individuato il dispositivo più utile per te, dovrai solo pensare alla scelta del GPS tracker da acquistare.